By Roberto Motta
Photo courtesy of the Archives Bertone
On November 2 the Italian Ministry of Heritage and Culture announced that the “Bertone Collection” kept at the company headquarters in Caprie, is now part of the national artistic heritage of Italy. Unfortunately, the Collection is missing some jewelry, but the majority of the collection now is safe.
In November, through a legislative decree of the Ministry of Heritage and Culture, the collection has become part of the national artistic heritage of Italy and as such cannot be dismembered, or leave its historic home.
Currently, the collection consists of 78 items; production cars, concept cars and pieces, and is kept in the building that was designed and personally designed by Nuccio Bertone in the late sixties and opened in 1971.
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”The decree of the Ministry,” said Lilli Bertone, “comes at a time full of meaning for us. We are now the only independent Italian car designer and next year we will celebrate the centenary of the company. We welcome with joy and deep satisfaction this award, whose message is very clear: all the efforts we have done and are doing, day after day, to maintain our independence and especially to grow the company without relocating, or leaving Italy are officially recognized at the institutional level.
“The Museum Bertone has led us to a financial commitment of 2.2 million Euros; a big investment, which is part of a broader strategic plan, aimed at strengthening the company in international markets while underling our world-renown ‘Italian-ness’. We are taking sixty new engineers for our office in Capri and we opened two new offices in Beijing and Monaco of Bavaria, to better follow our main customers.”
The Bertone Museum in Caprie will be open to the public in 2012, to coincide with the centenary celebrations of the founding of Carrozzeria Bertone.
Unfortunately the collection does not include the six jewels (See “The Lady Sells Her Jewels) sold during an auction organized by RM as part of the Concorso d’Eleganza Villa d’Este on Lake Como last May.
The cars were auctioned during the period of “special administration” and included the Stratos HF Zero (1970), sold for 761,600 euros, and the Lamborghini Marzal (1967) sold for 1,512,000 euros.
Bertone was founded in Turin in 1912 by Giovanni Bertone, who passed the reins to his son Nuccio (short for Joseph). The company had its heyday in the post world war II period, when he produced the Giulietta Sprint. Over the years, Bertone has made countless projects that have entered the hearts of fans of the four wheels, including the Alfa Romeo Montreal, the Lamborghini Miura, Countach, the Lancia Stratos and the ” economically challenging” Fiat 850 Spider and the Fiat X1 / 9. After the death of Nuccio, in 1997, the company went through a difficult period that led the company to the brink of bankruptcy. In 2009, with the promised sale of the Fiat factory in Turin Grugliasco, Bertone has become a new company at the behest of Lilli Bertone.
Mrs. Bertone, along with the CEO and the Director General Mark Philippa Sandro Colella, wanted to give continuity to the body, by purchasing the brand, the historical archive, and finally the museum. The “new” Bertone, does not produce cars, but deals with design and engineering for automobile manufacturers.
To celebrate the centenary of the company that will be celebrated next year, Bertone is preparing a futuristic supercar that will be presented at the Geneva Motor Show in March 2012.
For more information, you can visit the website
and the web page
http://www.bertone.it/gallery1.htm
In Italian
LA COLLEZIONE STORICA BERTONE È UN PATRIMONIO NAZIONALE!
by Roberto Motta,
Photo per gentile concessione dell’Archivio Bertone
Lo scorso 2 novembre è stata ufficializzata la notizia che la ‘Collezione Bertone’, custodita a Caprie presso la sede dell’azienda, è diventata parte del patrimonio artistico nazionale dell’Italia. Purtroppo all’appello mancano alcuni gioielli, ma gran parte della storia della Casa è salva.
Con la messa in amministrazione straordinaria della Carrozzeria Bertone, decisa nel 2008 dal Ministero dello Sviluppo economico a seguito della grave crisi in cui versava la società, fra i beni finiti all’asta c’era anche il museo storico che comprendeva 70 fra le più celebri vetture realizzate dalla celebre carrozzeria.
Lo scorso 6 settembre, grazie anche al cedimento dello stabilimento di Grugliasco alla FIAT, la Signora Lilli Bertone, vedova di Nuccio, ha riacquistato la quasi totalità della collezione, riuscendo ad avere la meglio su Giorgetto Giugiaro.
Quindi, nello scorso mese di novembre, grazie ad un decreto legislativo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, la collezione è diventata parte del patrimonio artistico nazionale dell’Italia e come tale non potrà essere smembrata o lasciare la sua sede storica.
Attualmente, la collezione conta di 78 esemplari; vetture di produzione, concept car e pezzi unici, ed è custodita nella sede che fu disegnata e progettata personalmente da Nuccio Bertone alla fine degli anni Sessanta e inaugurata nel 1971.
”Il decreto legislativo del Ministero” ha detto Lilli Bertone, presidente della societa’ “ arriva in un momento per noi carico di significati. Siamo ormai l’unico car designer italiano indipendente e l’anno prossimo festeggeremo il centenario dell’azienda. Accogliamo con gioia e profonda soddisfazione questo riconoscimento, il cui messaggio e’ molto chiaro: tutti gli sforzi che abbiamo fatto e stiamo facendo, giorno dopo giorno, per mantenere la nostra indipendenza e soprattutto per fare crescere l’azienda senza delocalizzare, ovvero scappare dall’Italia, vengono ufficialmente riconosciuti a livello istituzionale.
Il Museo Bertone ha comportato per noi un impegno economico di 2,2 milioni di euro. Un grosso investimento, che si inserisce in un disegno strategico di più ampio respiro, finalizzato a potenziare l’azienda sui mercati internazionali mantenendone intatta quella italianita’, che tutto il mondo ci riconosce. Stiamo assumendo sessanta nuovi ingegneri per la nostra sede di Caprie e abbiamo aperto due nuove sedi operative, a Pechino e Monaco di Baviera, per seguire meglio i nostri principali clienti”.
Il Museo Bertone di Caprie sarà aperto al pubblico dal 2012, in concomitanza con le celebrazioni per il Centenario della fondazione della Carrozzeria Bertone.
Purtroppo la collezione non comprende i 6 gioielli ceduti nel corso di un’asta organizzata dalla nota società canadese RM, nell’ambito del Concorso d’Eleganza di Villa d’Este sul Lago di Como dello scorso maggio.
Ricordiamo che le auto, sono state messe all’asta durante il periodo d’amministrazione straordinaria e che tutte le sei vetture furono cedute.
L’asta, che ha avuto un riscontro Internazionale, comprendeva la Stratos HF Zero (1970), da cui ebbe origine la famosa auto da rally, che è stata aggiudicata per 761.600 euro, e la Lamborghini Marzal (1967) aggiudicata per ben 1.512.000 euro.
Per avere maggiori informazioni sulle vetture nate dalla matita dei designer Bertone, e conoscerne meglio la storia e le attuali attività della Casa torinese, potete consultare il sito
e la pagina web
http://www.bertone.it/gallery1.htm
La Bertone è stata fondata a Torino nel 1912 da Giovanni Bertone, che successivamente passò le redini dell’azienda al figlio Nuccio (diminutivo di Giuseppe).
La società ebbe il suo periodo d’oro nel dopoguerra, quando realizzò la Giulietta Sprint per l’Alfa Romeo. Nel corso degli anni la Bertone ha realizzato ad innumerevoli progetti che sono entrati nel cuore degli appassionati delle quattro ruote, tra cui ricordiamo l’Alfa Romeo Montreal, le Lamborghini Miura e Contach, e la Lancia Stratos. Tra i progetti vetture anche ‘economicamente impegnative’ come la Fiat 850 Spider e la Fiat X1/9.
Tra gli altri successi della Bertone ricordiamo anche la Citroën BX o la Opel Astra Coupé e Cabriolet, e la Alfa Romeo GT del 2004.
Dopo la morte di Nuccio, avvenuta nel 1997, l’azienda ha attraversato un periodo difficile che è ha portato la società sull’orlo del fallimento.
Nel 2009, con la cessione dello stabilimento torinese di Grugliasco alla FIAT, la Bertone è divenuta una nuova società per volere di Lilli Bertone.
La signora Bertone, assieme all’amministratore delegato Marco Filippa e al direttore generale Sandro Colella, ha voluto dare continuità alla Carrozzeria, riacquistando il marchio, l’archivio storico e, infine, il museo.
La “nuova” Bertone, che mantiene la storica sede di Caprie, non produce automobili, ma si occupa di design e ingegnerizzazione per le case automobilistiche. Per celebrare il centenario dell’azienda che si festeggerà l’anno prossimo, la Bertone sta preparando un’avveniristica supercar che sarà presentata al Salone di Ginevra nel marzo del 2012.
steve snyder says
Pete, I recall Mike Robinson was associated with Bertone in 2010. Where is Mike these days?
Mary Ann Dickinson says
Bravo! Glad to hear this wonderful news. Now we need to do the same for the Alfa Museo at Arese!